mercoledì 18 febbraio 2009

Video Nikola Tesla, corrente alternata

Questo è un video preso da youtube sull'invenzione della corrente alternata di Nikola Tesla, un breve tratto della sua biografia, i suoi riconoscimenti e delusioni, e del suo primo incontro con Guglielmo Marconi. Dura 4 minuti circa e purtoppo non è in lingua italiana, ma fortunatamente è sottotitolato.

Da quì è più facile comprendere come questo personaggio della storia abbia modificato il nostro presente con la sua invenzione, e di come si abbia poi ricavato l'energia stessa per alimentare le nuove tecnologie, come per l'appunto la radio.

martedì 17 febbraio 2009

(Precisazione)

Ritengo utile informare che tutte le immagini postate sul blog sono state prese da "Google", quindi non dovrebbero esserci problemi per quato riguarda la protezione da copyright.
Questa era solo una breve parentesi...

Storia della radiofonia

Il padre della radiofonia è l'inventore canadese Reginald Fessenden il quale, per primo, il 23 dicembre 1900 riesce a trasmettere la propria voce a circa 1,5 km di distanza utilizzando le onde radio. Negli anni seguenti si impegna nel perfezionamento della sua invenzione. Il 24 dicembre 1906 trasmette il primo programma radiofonico della storia: parole e musica vennero ricevute fino a circa 25 km di distanza.Nei decenni seguenti la radiofonia si diffuse in tutto il mondo principalmente per due scopi: la comunicazione sonora (tipicamente vocale) tra due o più persone e la diffusione di contenuti sonori alle masse. La prima fu chiamata "radiotelefonia", la seconda "radioaudizione circolare"
La radioaudizione circolare è stata quindi il primo sistema di diffusione del mezzo di comunicazione di massa che oggi chiamiamo semplicemente radio (il secondo sistema di diffusione in ordine di tempo è stato la filodiffusione, il terzo la rete Internet, l'ultimo la televisione digitale terrestre, la televisione digitale via cavo e la televisione digitale satellitare). Per questo oggi è rimasto l'uso dell'aggettivo "radiofonico" per esprimere attinenza con la radio intesa come mezzo di comunicazione di massa anche se tale mezzo di comunicazione di massa oggi non è più diffuso solo attraverso le onde radio ma anche attraverso cavi per telecomunicazioni, come ad esempio nella filodiffusione dove è utilizzato il doppino telefonico.

La radiofonia

Ecco una breve spiegazione di cos'è la "radiofonia", per non confondersi con altri argomenti.
La radiofonia è la trasmissione e ricezione a distanza di contenuti sonori per mezzo di onde radio. I contenuti sonori possono essere preprodotti (preregistrati) oppure ripresi e contemporaneamente trasmessi; possono essere una ripresa della realtà, una creazione artificiale, o anche una combinazione delle due.
Nei primi decenni la radiofonia era distinta in radiotelefonia, la comunicazione sonora (tipicamente vocale) tra due o più persone, e in radioaudizione circolare, la diffusione di contenuti sonori alle masse. Oggi il termine "radioaudizione circolare" è completamente in disuso.

Storia delle onde radio

Maxwell scrisse la teoria per la descrizione del fenomeno delle onde elettromagnetiche, nel suo "Trattato di elettricità e magnetismo (1873)". Hertz mise in pratica la teoria e generò onde elettromagnetiche usando dei semplici circuiti elettrici nei quali venivano create delle scariche elettriche ad alta frequenza (rocchetto di Ruhmkorff). Mediante dei circuiti risonanti riusciva a rivelare queste onde elettromagnetiche. Hertz realizzò così il primo oscillatore in grado di irradiare onde elettromagnetiche rilevabili a breve distanza.
Questo rudimentale sistema fu perfezionato nel tempo, passando dai semplici circuiti elettrici, ai sistemi coherer, molto più sensibili dei precedenti.


Le prime trasmissioni erano effettuate usando il codice Morse, quindi un semplice sistema di comunicazione, basato su punti e linee, lo stesso usato sulle linee telegrafiche.
Intorno agli anni 1910 vennero realizzati i primi tentativi di trasmissione della voce umana, e di li a pochi anni vennero effettuate le prime trasmissioni transoceaniche.
Marconi dopo aver letto le pubblicazioni di Tesla che teorizzavano e provavano l'esistenza della ionosfera venne a conoscenza della propagazione delle onde corte, e scoprì che le trasmissioni radio su queste frequenze potevano essere udite a distanze grandissime.

Il 30 maggio 1924 Marconi realizza la prima trasmissione della voce umana fra Poldhu e Sydney (Australia).
Il 15 aprile 1912 il Titanic affonda nell'Atlantico e lancia il segnale Morse di soccorso SOS. Marconi, in quel periodo a New York, sentendo del disastro, si fa trasportare sulla nave che ha raccolto i superstiti per incontrare il radiotelegrafista. La radio incontra in questo modo il suo primo grande successo.
Il 6 ottobre 1924 alle ore 21 Ines Viviani Donarelli annuncia la messa in onda della prima trasmissione radiofonica in Italia per l'Unione Radiofonica Italiana.

Il "funzionamento" delle onde elettromagnetiche. Pro e contro

Per poter coprire la distanza tra la radio trasmittente e la radio ricevente, è necessario usare l'antenna: un dispositivo (trasduttore) in grado di trasformare una grandezza elettrica in segnali elettromagnetici.
La lunghezza e la forma delle antenne (trasmittenti e riceventi) sono proporzionali alla lunghezza d'onda della frequenza usata.
Nelle comunicazioni professionali o amatoriali, le antenne sono particolarmente curate, mentre nelle comunicazioni broadcast, generalmente l'antenna trasmittente emette una grande potenza. In questo modo le radio riceventi possono usare antenne anche di piccole dimensioni.
Per poter trasmettere informazioni da una trasmittente ad una ricevente, è necessario definire una frequenza ed una modulazione.
Ad esempio, per poter ricevere le emittenti radiofoniche private, è necessario usare un semplice apparato che riesca a sintonizzare le frequenze tra gli 87,5 e i 108 MHz in modulazione di frequenza (FM). Tali frequenze corrispondono ad una lunghezza d'onda di circa 3 metri.


Le onde radio sono una forma di radiazione elettromagnetica, creata grazie ad un elemento carico (nella classica trasmissione radio si tratta di un elettrone) accelerato con una frequenza legata alla porzione di radio frequenza (RF) dello spettro elettromagnetico. Nella radio, questa accelerazione è causata da una corrente alternata in un antenna. Le frequenze radio vanno da poche decine di hertz ad alcune centinaia di gigahertz.
Altri tipi di radiazioni elettromagnetiche, con frequenze superiori allo spazio RF, sono l'infrarosso, la luce visibile, l'ultravioletto, i raggi x e i raggi gamma.



Quando l'energia di un singolo fotone associato a radiazioni elettromagnetiche di una data frequenza è troppo bassa per rimuovere un elettrone da un atomo, le onde aventi quella frequenza sono classificate radiazioni non ionizzanti; le onde radio sono sempre non ionizzanti.

La radiazione elettromagnetica esiste grazie al fatto che campi elettrici oscillanti generano campi magnetici oscillanti, che a loro volta generano campi elettrici oscillanti e così via; le onde elettromagnetiche si propagano dunque nell'aria e nel vuoto dello spazio e non richiedono un mezzo di trasporto (a differenza di quanto accade con le onde acustiche). Quando le onde radio incontrano un conduttore elettrico (l'antenna), l'oscillazione elettrica o il campo magnetico (dipende dalla forma del conduttore) induce una corrente alternata nel conduttore. Questa può essere trasformata in audio o altri segnali che trasportano informazioni.
La parola radio è usata per descrivere questo fenomeno e le trasmissioni di televisione, radio, radar e telefoni cellulari sono tutte classificate come emissioni in radio frequenze.

Un mezzo di comunicazione di massa: la radio

Dopo il periodo pioneristico di la radio ebbe un rapido sviluppo soprattutto negli Stati Uniti e nei paesi del nord Europa. La prima trasmissione è datata 24 dicembre 1906 per opera di Reginal Fessenden. La nascita della prima stazione radio risale invece al 1919 , per opera di Frank Conrad. Conrad iniziò una serie di trasmissioni dal suo garage nel 1919 e in un emporio della città di Pittsburgh vendeva alcuni ricevitori. In poco tempo vendette tutte le apparecchiature. Questo non era sfuggito al vicepresidente della Westinghouse,che pensò di utilizzare parte della catena di montaggio al fine di produrre radioricevitori da utilizzare per usi domestici. Affidò a Conrad e al suo assistente una stazione radio in modo da poter iniziare regolari trasmissioni: era nata la prima emittente radiofonica. Il 2 novembre del 1920 trasmise in diretta il secondo turno delle elezioni presidenziali statunitensi e si calcola che gli apparecchi sintonizzati fossero tra i 500 e i 1000.


L'avvenimento fece scalpore e fece scattare la corsa alla costruzione di nuove stazioni e la vendita di nuovi apparati. Dopo poco tempo la Westinghouse costruì' altre stazioni e alla fine del 1922 annunciò la costruzione di altre 6 stazioni. Diversa era invece la situazione in Italia; mentre in America si scatenò la corsa alla radio, in Italia si discuteva sull'opportunità di diffondere la radio a uso civile, perché fino ad allora era considerata ancora uno strumento militare. Già prima della grande guerra si chiedeva che le radio trasmissioni fossero utilizzate in ambito pubblico, ma la legge 345 del Giugno 1910 considerava la tecnologia riservata esclusivamente ai militari. Passata la guerra le cose non cambiarono e neanche con il regime fascista la situazione cambiò. Mussolini era diffidente verso le potenzialità commerciali e propagandistiche della radio, ma il padre di Galeazzo Ciano,allora ministro delle poste, promosse lo sviluppo di numerosi progetti per la radiodiffusione. Finalmente nel 1924 si completò la prima stazione trasmittente da parte dell'URI (Unione Radiofonica Italiana), una società costruita da Marconi; sei anni dopo furono terminate le emittenti di Milano e Napoli.